L’Everest, 8848 metri sul livello del mare, è la montagna più alta della Terra.
Prese il suo famoso nome nel 1865 in onore di Sir George Everest, un importante responsabile dei geografi britannici in India.
Quel che forse non tutti sanno è che da quando esiste l’alpinismo moderno un grande enigma ancora irrisolto avvolge quella montagna, e ciò che forse potrebbe svelarlo una volta per tutte è una macchina fotografica che si sta ancora cercando.
Ufficialmente viene riconosciuto che i primi uomini a raggiungere la vetta della montagna sono stati nel 1953 Edmund Hillary e Tenzing Norgay, uno scalatore neozelandese ed uno sherpa nepalese.
Ma molti anni prima, l’8 giugno 1924, due altri uomini, avrebbero raggiunto per primi la sommità della vetta: George Mallory e Andrew Irvine.
Partiti dal loro campo base perirono a seguito di una tremenda bufera di neve, e i lori corpi non furono mai più trovati.
Ma nel 1999 l’americano Anker Conrad durante una spedizione alpinistica americana capitanata da Eric Simonson ritrovò il corpo di Mallory riaffiorante dai ghiacci. Era appena sotto la vetta. Venne ritrovato anche il suo zaino dentro il quale però non c’era la macchina fotografica che avrebbe dovuto immortalare l’impresa dei due uomini.
Si trattava di una Vest Pocket Kodak.
Quella camera fu prodotta tra il 1915 ed il 1925. Funzionava con un rullino fotografico con il quale si potevano scattare 8 fotografie di dimensione 6,5 x 4 cm. Era denominata in gergo “la macchinetta del soldato” perché veniva usata in guerra per la sua praticità d’uso e le sue dimensioni ridotte. Era dotata di ottica con diaframma da f/7.7 a f/32 con tempi 1/25 e 1/50 più la posa B.
A questo punto si pensa che la camera possa trovarsi nello zaino di Irvine, il cui corpo ancora non è stato ritrovato ma si ritiene possa essere ancora nella stessa zona, come alcuni studi recenti effettuati su fotografie aeree sembrerebbero indicare.
In questo momento, un nuovo gruppo di alpinisti ed esperti scalatori sta cercando di organizzare una spedizione per cercare il corpo di Irvine, la sua Kodak, e cercare di svelare definitivamente il mistero.
PhotoRiflettendoci 